Giù la maschera: impariamo ad amarci!
A cura della dottoressa Maria Erika Di Viesti
Psicologa clinica e della salute
Formata in Psicodiagnostica clinica e forense e Neuropsicologia clinica e riabilitativa
Ad ognuno nella vita sarà capitato di indossare una maschera: da bravo bambino, da duro, da vamp, da vittima, da ottimista, da simpaticone o da scontroso… …
Qual è la vostra?
Quello della “maschera” puo’ essere definito un processo di difesa che protegge il nostro IO e che ci tiene lontano, secondo alcuni concetti che ci strutturiamo, da eventuali pericoli o situazioni spiacevoli. Sono strumenti dunque che servono ad adattarci alle circostanze. È uno dei modi che abbiamo per reinventarci e andare avanti. È un artificio che a volte ci permette di sopravvivere.
Ma mentre in alcuni casi la maschera puo’ ricoprire una funzione adattiva, e rivelarsi quindi salvifica, in altri invece è esattamente il contrario, e cioè la maschera è altamente disadattiva e nociva.
In apparenza o in via temporanea, le maschere che indossiamo ci permettono di proteggere il nostro vero Io da potenziali minacce, o almeno questa è la percezione che abbiamo indossando la maschera. La maschera ci offre una sensazione di protezione insieme alla convinzione di controllo certi di poterla togliere e indossare a piacimento.
Andando avanti, però, capirete che non è così facile mostrarsi liberamente, senza protezioni. Il problema appare quando la maschera smette di proteggervi e vi sentite in trappola.
Ma a volte indossiamo le maschere senza consapevolezza e da così tanto tempo che si trasformano in una seconda pelle e diventano parte della nostra essenza. Allora cominciamo chiederci se siamo davvero così o se stiamo recitando una parte.
Perché questo?
Cosa succede?
Non troviamo più il nostro volto e prendiamo consapevolezza che le maschere che una volta ci hanno protetto sono causa del nostro malessere perché hanno condizionato la nostra esistenza, modificato le nostre emozioni, allontanato i nostri veri desideri e ideali.
Ci accorgiamo di aver vissuto la vita di un altro e dobbiamo, ad un certo punto, calare il sipario. Tuttavia non è facile sbarazzarsi di quelle maschere che ci hanno fatto compagnia per troppo tempo.
Mettersi davanti al proprio specchio e connettersi con il proprio IO autentico, che ci piaccia o no, è il segreto fondamentale per non finire in un vicolo cieco dove non esiste più quella linea tra chi si è e chi si vuole sembrare.
È lì, davanti a quello specchio, che dobbiamo imparare ad amarci a prescindere. È lì che ci dobbiamo incontrare con il vero me stesso. È lì che possiamo gridare a gran coce “Giù la maschera… lo spettacolo è finito, mi riapproprio della mia vita”. Solo così potremo mostrare al mondo il nostro vero volto.
Ah… non dimentichiamo che il primo passo per togliere una maschera… è essere consapevoli di indossarla.
Voglio concludere con questo aforisma: