Gesù psicologo – Parte III
A cura del dottor Mauro Mangiacotti
Psicologo e Psicoterapeuta
Proseguiamo con altri spunti tratti dal mio libro “Gesù psicologo” Edizione Sardini 2014.
In questa terza sezione vi illustrerò le eccellenti competenze di Gesù in qualità di leader del suo team lavorativo.
Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui.
Gesù, prima, va da solo per la sua strada e, poi, raduna chi desidera avere al suo fianco. È evidente la precisa gestione spazio-temporale di sé e del gruppo nell’organizzazione degli spostamenti e nella scelta dei collaboratori.
Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.
Gesù dimostra di sapersi esprimere in modalità diverse a seconda del pubblico che lo ascolta. Questa capacità di modularsi rispetto all’altro fa sì che il proprio messaggio venga recepito nella maniera che si ritiene più opportuna. È di assoluta importanza avere la consapevolezza di poter utilizzare diversi linguaggi a seconda di chi ci sta di fronte e dei risultati che si vogliono ottenere da quella data conversazione: se voglio restare vago e astratto, lo posso fare; se desidero essere puntuale e concreto, posso esserlo. Siamo noi a scegliere come esprimerci.
Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Gesù vuole accanto a sé altre persone a cui assegnare delle mansioni da svolgere. Da buon leader, si accorge di dover allargare il numero dei componenti affinché il lavoro possa essere svolto al meglio e ha subito le idee chiare su quali compiti affidare alle nuove leve. È interessante notare come il Maestro non mandi singolarmente, ma in coppia, i suoi messaggeri ad annunciare il suo arrivo nei posti dove sta per arrivare. L’essere in due ha molte connotazioni positive: ci si sente più sicuri, ci si motiva a vicenda e, in più, accresce agli occhi di chi guarda il valore di quanto gli si sta proponendo. Un bravo leader, poi, non manda mai allo sbaraglio i nuovi adepti.
Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il Regno di Dio è vicino.
Il Maestro prospetta ai suoi provetti collaboratori la possibilità che il loro compito non vada a buon fine. Anche qualora si verificasse questa ipotesi, sapranno già come comportarsi. Gesù, quindi, si propone come un leader che non lascia niente al caso e, così facendo, fortifica e rassicura i suoi.
Buon inizio di prossima estate a tutti.
