Lo strapotere mediatico
A cura del dottor Mauro Mangiacotti
Psicologo e Psicoterapeuta
Sembra che la guerra in Ucraina non ci sia o stia per concludersi: non se ne parla quasi più.
L’unica guerra che “esiste” oggi è tra Israele e Palestina: non si parla d’altro.
La domanda è: “Le cose esistono solo se le conosco?”
La risposta è “Sì”.
La realtà oggettiva afferma che sono disseminati sul nostro bel pianeta circa sessanta focolai di guerra.
La realtà soggettiva indica che il conflitto in Ucraina stia per finire e che l’unico in corso nel mondo sia quello in Israele-Palestina.
Questa semplice considerazione ci aiuta a distinguere la realtà oggettiva delle cose dalla realtà soggettiva costituita dalla nostra personale percezione.
È ovvio che, come primo passo per giungere a questa distinzione, occorre riflettere su quale realtà ci viene presentata e sul modo in cui ci viene proposta o addirittura imposta.
Con uno scatto di spirito critico “ci fanno vedere quello che vogliono loro”.
Il secondo passo riguarda “come valuto ciò che vedo”.
È davvero necessario fermarsi senza frettolosità e proseguire cautamente nel percorso di comprensione di quanto ci viene posto davanti.
In un momento storico dove le informazioni corrono velocissime non lasciando tempo per soffermarsi ad approfondirle, il rischio è che tutta la realtà sia percepita ad un livello superficiale.
La superficialità della comprensione partorisce inevitabilmente cognizioni e atteggiamenti ipocriti dove ciò che ci viene impacchettato risulta essere inconfutabile e di primaria importanza.
Al contrario, l’approfondimento critico pone solide basi per una valutazione più completa di quanto ci succede intorno.
Appare altresì evidente che l’esempio della guerra qui proposto sia solo uno dei “tranelli” mediatici con cui confrontarsi quotidianamente. Altri esempi che mi passano subito per la mente, e qui mi fermo, riguardano le aggressioni dei rottweiler ai bambini o gli assenteisti di massa negli uffici pubblici. Ma queste cose non esistono più: non se ne parla.
Buona lettura e buon approfondimento critico a tutti.