Sviluppo psicomotorio del bambino: evoluzione dello schema corporeo nel bambino
A cura della dottoressa Valentina Turco
Psicologa clinica, psicomotricista e terapista ABA
Buon pomeriggio e ben ritrovati in questo giorno di vigilia dell’Immacolata Concezione, festa che apre le porte alla magia del Natale, atmosfera meravigliosa il cui fascino risveglia nel nostro immaginario, a seconda dell’emozioni ad essa associate, sentimenti di gioia, amore e condivisione, oppure in caso contrario stati di tristezza, nostalgia e tensione. Infatti una peculiarità delle festività natalizie è proprio quella di metterci a contatto con il proprio mix di emozioni.
Nell’incontro precedente ci siamo lasciati con un piccolo glossario in cui abbiamo spiegato cosa sono i riflessi del neonato, l’integrazione sensoriale, le abilità fino-motorie e grosso-motorie, le attività senso percettive. Quest’oggi parleremo dell’acquisizione dello schema corporeo e aggiungeremo al nostro piccolo glossario altre due nozioni molto importanti nello sviluppo psicomotorio del bambino: la lateralità con il processo di lateralizzazione e la stimolazione vestibolare.
L’acquisizione dello schema corporeo svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la maturazione nervosa. Nell’ambito psicomotorio, lo schema corporeo viene definito come l’organizzazione delle sensazioni relative al proprio corpo. Secondo Le Boulch, fondatore della psicomotricità funzionale, l’immagine del corpo si costruisce seguendo quattro tappe dello sviluppo.
Ogni tappa sviluppa un’esperienza diversa di schema corporeo: corpo «subìto», corpo «vissuto», corpo «percepito», corpo «rappresentato». Il raggiungimento di queste fasi dipende dalla maturazione nervosa e dall’esperienza relazionale.
- Corpo subìto – periodo 0 -2 mesi
La motricità è riflessa e dipende totalmente dalla madre. - Corpo vissuto – periodo 2 mesi- 3 anni
Inizia l’esplorazione del proprio corpo e quello della madre per cui si ha l’inizio del processo di differenziazione tra sé e l’altro. La percezione del corpo è legata al movimento, all’esplorazione e alla conoscenza del mondo. Si passa dalla posizione supina, prona, seduta, carponi, in ginocchio, in piedi. Si distinguono le principali parti del corpo: testa, occhi, naso, bocca, capelli, braccia, gambe, ecc. - Corpo percepito – periodo 4-6 anni
In questa fase il bambino è più interessato a sé stesso, la percezione si rivolge verso il proprio corpo, esplorando le singole parti. Nell’attività motoria emerge un maggiore controllo posturale e tonico ed un affinamento dell’attività prassica. L’affermazione della dominanza laterale permette una maggiore organizzazione dello spazio, maggiore conoscenza del corpo e delle sue parti interne, maggior orientamento nello spazio temporale. - Corpo rappresentato – periodo 7-12 anni
Si ha la percezione tridimensionale del corpo, della successione dei gesti, movimenti e spostamenti. Il corpo diventa punto di riferimento per l’orientamento e la strutturazione spaziale. La consapevolezza della percezione permette una rappresentazione mentale del corpo in movimento: i movimenti divengono più coordinati e fini. Il bambino è in grado di staccarsi dall’aspetto concreto per passare alla rappresentazione, distingue destra e sinistra sull’altro.
Nell’evoluzione dello schema corporeo vi è integrata la lateralità, con questo termine ci si riferisce alla conoscenza dei lati del corpo, destro e sinistro e dell’uso abituale e privilegiato di una parte rispetto all’altra. La lateralità comporta la dominanza di un emisfero cerebrale rispetto all’altro, riguarda l’uso prevalente di un occhio, una mano, o un piede. La lateralità si organizza fin dai primi mesi di vita e si conclude intorno ai 6-8 anni. La coscienza da parte del bambino di essere costituito da due parti simmetriche e di preferire una di esse, è parte fondamentale dello schema corporeo. La lateralità è spontanea, innata e si organizza da sola attraverso attività motorie globali. Per lateralizzazione si intende il processo attraverso cui si sviluppa la lateralità. Il processo di lateralizzazione comincia con la scoperta dell’arto migliore detto anche dominante, successivamente si raggiunge il riconoscimento della destra e della sinistra su se stessi. Questo processo dovrebbe svilupparsi fra i quattro e i sei anni di vita, grazie ad esperienze coordinative che il bambino realizza durante la crescita.
Nello sviluppo psicomotorio, un’altra esperienza molto importante è la stimolazione vestibolare cioè la stimolazione del fluido presente nell’orecchio interno. Essa è essenziale per conoscere la propria posizione nello spazio e svolge un ruolo importante nell’integrazione sensoriale. Per il bambino è importante ricevere una stimolazione del sistema vestibolare per lo sviluppo dell’equilibrio, infatti, le informazioni provenienti da questo apparato sono preziose per la postura, il movimento e un’adeguata percezione dell’orientamento spaziale.
Per concludere questo nostro appuntamento vi consiglio dei semplici esercizi utili per favorire il processo di lateralizzazione e la stimolazione vestibolare nei vostri bambini.
Attività che favoriscono il processo di lateralizzazione
- Lanci di palle lasciando libertà di utilizzo dell’arto “preferito”;
- Salti e superamento di ostacoli, attività che mettono in moto anche la coordinazione dinamica;
- Usare palle di diverse dimensioni e peso, bilie con cui giocare, prendere, lanciare da una mano all’altra, in alto, riprese, spingerle lungo un percorso ecc.
Attività che promuovono la stimolazione vestibolare sin dalla nascita
- Il ballo
Sin dai primissimi giorni stimola l’apparato vestibolare, dondolate dolcemente il bambino e ballate insieme a lui. I bambini molto piccoli amano il movimento ritmico e distensivo del ballo che rappresenta per loro una sorta di massaggio che favorisce il loro lo sviluppo dell’equilibrio e la consapevolezza dello spazio e del corpo. - L’importanza di girarsi e rigirarsi
È importante giocare con il vostro piccolo su una superficie morbida, ricordandoci che quanto prima sarà in grado di voltare il capo tanto prima comincerà l’inseguimento visivo, i sonagli sono ideali per invogliare il bambino piccolo a voltare il capo. - Oscillazioni laterali e avanti e indietro
Tenendo il bambino seduto, dondolarlo giocosamente a destra e a sinistra lentamente. Oppure dondolate il piccolo in avanti e indietro
In attesa del nostro prossimo appuntamento colgo l’occasione per augurarvi calorosamente Buone feste!