“Tutto in questa casa deve succedere”
A cura del dottor Mauro Mangiacotti
Psicologo e Psicoterapeuta
Facendo seguito al “Ci siamo sempre rispettati” del mio precedente articolo, vi propongo una riflessione su un’altra espressione verbale diffusa in ogni dove.
Ovviamente non ho elementi statistici a dimostrazione della tesi che questo modo di dire sia universale ma viene facile intuire che lo possa essere dati gli standard comunicativi che si perpetuano nei gruppi di appartenenza: questo sì che è scientifico. È dimostrato, infatti, che la comunicazione in un qualsiasi gruppo sociale si appiattisca su espressioni verbali che si auto-alimentano e si sedimentano. Più si sedimentano, meno le mettiamo in discussione; meno le mettiamo in discussione, più resistenti al cambiamento risultano apparendo così verità assodate e inconfutabili.
Gli esempi sarebbero svariati per ogni contesto sociale ma fermiamoci all’ambito familiare e scendiamo nei dettagli del “tutto in questa casa deve succedere” fornendone un’analisi comunicativa.
Il termine “tutto” non lascia spazio a dubbi: ogni cosa capita tra queste quattro mura domestiche. L’aspetto interessante è che, se ogni singola persona è convinta che in casa propria avvenga di tutto, è logico concludere che in ogni casa avvenga davvero di tutto. E forse è proprio così perché ognuno sottolinea sia in positivo che in negativo ciò che lo riguarda più da vicino ritenendolo indiscutibilmente “assoluto”.
La dicitura “in questa casa” indica inequivocabilmente una sana appartenenza al contesto familiare con un mal celato accenno al senso di restrizione che il singolo prova in determinate situazioni tra quelle quattro mura. Si potrebbe facilmente pensare che se ci fosse l’opportunità, qualcuno se ne andrebbe volentieri in un’altra casa. Ok, ma se poi capita tutto anche lì?!
L’espressione “deve succedere” ha almeno due significati: il primo riguarda il fatto che non possiamo avere il controllo su tutti gli eventi esterni che possono avvicendarsi in una prolungata esperienza di gruppo. Il secondo significato pone l’accento sul fatto che ciò che accade non sia nostra personale e diretta responsabilità. Se le cose devono succedere, succedono. Ok, ma se singolarmente ci adoperassimo in modo da provare a limitare consapevolmente gli eventi spiacevoli e favorire quelli piacevoli?
Beh, solo facendo così, potremo sentirci realmente co-protagonisti del benessere che si vive in questa casa dove succede relativamente di tutto.