I valori della festa del Lavoro
A cura del dottor Antonio Pio Longo
Psicologo del lavoro e delle organizzazioni
Ho pensato di dedicare l’articolo di oggi al tema del lavoro in occasione della festa del lavoro che si è festeggiata ieri, primo maggio. Andremo a vedere quali siano i valori collegati al lavoro. Quando sentiamo la parola “Lavoro” la prima cosa che ci viene in mente è probabilmente “l’attività lavorativa”, cioè l’esecuzione di un compito o un ruolo che ha determinate procedure, protocolli e operazioni più o meno schematiche che vanno a strutturarlo.
C’è anche un’altra aspetto del lavoro che è molto più importante dell’attività lavorativa in sé ed è anche la parte più ampia del vero significato della parola “lavoro”: è la parte umana e sociale e cioè tutto il contesto di riferimento circostante non solo in termini di clima organizzativo ma anche in termini di contesto culturale in cui la persona nasce, vive e lavora. Il diritto ad avere un lavoro che sia rispettoso di determinate condizioni, come ad esempio la sicurezza fisica e la durata, non è qualcosa di scontato. Dobbiamo sapere che ci sono state persone che hanno dato la loro vita per ottenere un miglioramento delle condizioni lavorative, perché se la schiavitù ci sembra una parola che appartiene all’antichità (e così non è se si pensa al fenomeno del caporalato), la servitù invece ci dovrebbe suonare come un qualcosa di più familiare e a noi più vicino. Basterebbe notare come le morti bianche aumentano di anno in anno per dimostrare che tante battaglie si devono ancora combattere per vincere la guerra di un luogo di lavoro sicuro per la salute.
Prima di vedere quali siano i valori connessi al lavoro a livello socioculturale, voglio raccontarvi la storia del perché è stato scelto il 1° maggio come data per questa festa. Fu scelto questo giorno per commemorare gli eventi del 1° maggio 1886, quando i lavoratori di Chicago organizzarono uno sciopero generale per rivendicare la riduzione della giornata lavorativa a otto ore. L’origine del 1° maggio risale, quindi, a un momento storico preciso, quando migliaia di lavoratori scesero in piazza per protestare contro orari di lavoro insostenibili che potevano arrivare fino a 16 ore al giorno. La manifestazione culminò in una serie di eventi tragici, inclusa la cosiddetta Rivolta di Haymarket, avvenuta il 4 maggio, quando una bomba esplose durante un raduno a sostegno degli scioperanti, provocando la morte di diversi poliziotti e manifestanti. Nel 1889, la Seconda Internazionale, un’organizzazione di partiti socialisti e lavoratori, si riunì a Parigi e proclamò il 1° maggio come una giornata di manifestazioni annuali in memoria degli eventi di Haymarket. Da allora, il giorno è stato adottato in molti paesi del mondo come il simbolo delle lotte condotte dai lavoratori per ottenere condizioni di lavoro migliori e più umane.
Il tema del lavoro come libertà, va detto che è un concetto profondo e multidimensionale. Tocca aspetti filosofici, economici, psicologici e sociali. Il lavoro non è solo un mezzo per guadagnare il sostentamento, ma è anche una fonte di liberazione personale e di empowerment sociale. È intriso di diversi valori significativi che riflettono la lotta storica e le aspirazioni dei lavoratori in tutto il mondo.
Ecco alcuni dei valori fondamentali associati a questa data che è bene ricordare:
Quindi la parola “Lavoro” si deve caricare sempre di più di questi significati e valori di cui è portavoce: libertà, emancipazione sociale, auto realizzazione. Il senso di questa festa è quello di ricordare che basta davvero poco per perdere tutto questo, anzi, se ci guardiamo intorno attentamente, buona parte lo stiamo già perdendo.