Lo Psicologo in Italia festeggia i 35 anni
A cura del dottor Mauro Mangiacotti
Psicologo e Psicoterapeuta
L’8 Maggio 1989, dopo 21 lunghi anni di iter per l’approvazione della legge sul riconoscimento di questa figura professionale, nasceva la professione psicologica nel nostro BelPaese.
35 anni non sono pochi e non sono neanche tanti.
Di sicuro si sono compiuti passi in avanti riguardo alla comprensione e all’importanza di questo professionista e del suo ruolo.
Agli inizi lo psicologo era percepito come poco più di un educatore o poco meno di un medico; spesso si verificano anche distorsioni culturali su chi fosse lo psicologo e cosa facesse: poteva risultare una sorta di “santone” con qualche conoscenza specifica in campo umano.
Ad oggi è ben chiara la specificità del suo ruolo di prevenzione e cura del malessere psicologico unitamente alla promozione del benessere della persona singola, dei gruppi sociali e della società intera. Se da un lato appare quasi definitivamente superato lo stereotipo per cui “dallo psicologo ci vanno solo i matti”, c’è ancora strada da fare per comprendere che “dallo psicologo ci vanno anche i sani” non foss’altro che per un confronto su argomenti a cui teniamo o per migliorare la propria condizione attuale.
Attualmente risultano iscritti nei diversi Albi regionali oltre 130.000 psicologi: non siamo tanti se si considera che, sulla base scientifica di ricerche effettuate negli ultimi anni dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi-CNOP, circa 5 milioni di italiani rinunciano alle cure psicologiche perché non possono permetterselo economicamente.
In Italia mancano psicologi nella scuola, nelle cure primarie, nei servizi delle ASL e negli ospedali.
Sono già diversi anni che in Italia si discute a parole dell’importanza dell’inserimento dello psicologo in questi ambiti sociali ma mancano i fatti.
Se c’è ancora qualcuno che ritiene che la spesa per fornire servizi di psicologia alla popolazione italiana sia uno spreco economico, è bene rifarsi ai dati ufficiali INPS relativi al Bonus Psicologo 2022: a fronte di un investimento di 25 milioni di euro, si sono risparmiati 312 milioni di euro su cittadini che, senza il supporto psicologico, si sarebbero assentati da lavoro.
Questa è la realtà matematica del risparmio ottenuto dall’Italia introducendo il Bonus Psicologo 2022. Con tanta fatica è stato finanziato, seppur con ritardo e in maniera minore, il Bonus Psicologo 2023 che chiuderà i termini per la presentazione della domanda il prossimo 31 Maggio.
Con l’auspicio che i servizi di psicologia siano usufruibili da chiunque ne faccia richiesta, faccio tanti auguri a noi che, seppur avendo solo 35 anni, siamo preparati e pronti a dare il nostro contributo professionale per un’Italia migliore.