Passato il santo, passata la festa
A cura del dottor Mauro Mangiacotti
Psicologo e Psicoterapeuta
Oggi 13 giugno si festeggia Sant’Antonio da Padova, uno dei santi più conosciuti al mondo e da cui milioni di persone prendono il nome.
Domani 14 giugno si festeggerà Sant’Eliseo e dopodomani Santa Germana. Al di là di quanti portano questi nomi è evidente che ogni giorno ha il suo santo e che “passato il santo, passata la festa”. Ma cosa nasconde questa espressione verbale?
Una prima considerazione riguarda il fatto che, per godere pienamente di una festa, occorre rispettare una tempistica precisa. Un Giovanni qualsiasi dovrà saper aspettare ancora qualche giorno per la sua festa di onomastico del 24 giugno. Non avrebbe senso anticipare o posticipare l’evento. Potremmo dire che questo proverbio con sfumature religiose è un “carpe diem” umano e universale. Il significato più profondo è quello di saper cogliere il momento giusto per compiere al meglio ogni azione che decidiamo di intraprendere.
La seconda considerazione ci mette in guardia sul da farsi e lascia un po’ di amaro in bocca: se ci si lascia sfuggire l’occasione indicata, è finita la festa: non si può tornare indietro. Si potrà certamente far festa qualche altro giorno ma non sarà la stessa cosa. Il messaggio nascosto è che, se non ci facciamo trovare pronti per quella precisa occasione, l’occasione sfuma.
Credo sia capitato a tutti e più volte nella vita di non saper vivere il momento presente perché ingabbiati simultaneamente in tante faccende o perché persi tra passato e futuro.
Nel primo caso è utile dare priorità alle cose da fare costruendosi una gerarchia sequenziale di azioni da compiere. Prima le più importanti, poi il resto.
Nel secondo caso è fondamentale concentrarsi con lucidità sul presente senza anticipare e senza prevedere quel che accadrà.
Credo sia esperienza di tutti non riuscire pienamente nell’impresa di godersi ogni istante facendo sì che il santo e la festa non passino. Purtroppo qualche occasione inevitabilmente potrà andare persa ma questo rientra nel gioco della condizione umana.
Concludo dicendo che l’importante non è riuscire sempre, ma provarci sempre.
Buona festa a ognuno per il suo santo dei giorni passati o futuri e per oggi buona festa a chi non lascerà passare Sant’Antonio.