Neuroestetica: come i colori accendono i cervello!
A cura della dottoressa Maria Erika Di Viesti
Psicologa clinica e della salute
Formata in Psicodiagnostica clinica e forense e Neuropsicologia clinica e riabilitativa
Neuroestetica è un termine coniato da due neurobiologi , Semir Zeki e Tomhoiro Ishiziu, i quali hanno preso in considerazione i meccanismi che si attivano nel nostro cervello (risposte cerebrali) davanti all’arte o ad altri fenomeni che implicano l’attivazione di meccanismi neurali alla percezione sensoriale rispetto alla bellezza o alla bruttezza. Si è notato come le maggiori risposte arrivano dalla corteccia cerebrale, in particolare nella parte interiore dove ritroviamo la corteccia mediale orbito-frontale. Questa zona del nostro cervello è nota per essere l’area dove risiede il senso del piacere e delle sensazioni positive. Dunque quando ascoltiamo o guardiamo qualcosa che ci piace, questa zona comincia a ricevere maggiore apporto di sangue, ed ecco che il nostro cervello si accende!
Ora, figuriamoci questo cervello che si accende.
Quale stimolo potrebbe fungere da interruttore? Qualcosa di semplice, elementare, non troppo elaborato come un’opera d’arte né troppo complicato come uno spartito musicale. Un elemento primordiale… che ci gira intorno: il colore!
Il colore ha sempre affascinato molti studi. In psicologia cognitiva e nelle neuroscienze il tema si sta particolarmente approfondendo, ma non solo! Questo campo si è esteso nell’arte e nel marketing.
Ma noi, torniamo ai nostri neuroni.
Come dicevo, figuriamoci il nostro cervello: una scatola buia, una massa che vive a luce spenta. Poi, arrivano una serie di impulsi. Dei piccoli ticchettii che arrivano dapprima agli occhi e poi al nostro cervello attraverso fili e scariche e coni e bastoncelli e rotazioni, ed ecco che lì, in quella scatola buia, avviene l’elaborazione del messaggio neurale.
Il nostro cervello si accende, interpreta lo stimolo!
Ed ecco che luce fu: i colori!
Molte ricerche sono ancora in via di sviluppo per quanto riguarda l’effetto dei colori sul cervello. Ma ad oggi sappiamo che curarsi con i colori è possibile.
L’effetto delle diverse tonalità sul nostro umore è ormai dimostrato, ma ancora: i colori sono in grado di influenzare anche i nostri parametri vitali (a dimostrarlo è uno studio del reparto di Neurologia dell’Istituto San Raffaele Pisana di Roma)!
Il nostro cervello, in breve, subisce l’impatto delle diverse tonalità innescando differenti reazioni chimiche, ad esempio aumentando o diminuendo la produzione ormonale, stimolando stati d’animo come tristezza o allegria. La conoscenza di queste funzioni a livello fisiologico può darci sempre maggiori spunti per perseguire un benessere psico-fisico attraverso emozioni e sensazioni.
Non sottovalutiamo il potere dei semplici colori, perché troppo spesso non viene considerato l’enorme impatto che ha sulle nostre emozioni e su quelle di chi ci incontra.
Dunque per concludere che dire… se non: abbiate cura di colorarvi!