A Natale non puoi…
A cura del dottor Mauro Mangiacotti
Psicologo e Psicoterapeuta
A Natale non puoi… fare finta che sia un giorno come gli altri. Lo dicono in tanti da troppo tempo e, se tante soggettività relative assomigliano molto all’oggettività assoluta, il gioco è fatto: è un giorno speciale.
A Natale non puoi… comportarti come chi non ha niente e nessuno con cui condividere gli auguri di “buona festa”, fosse anche aggiungere qualche carezza al cane o guardare il cielo per tre secondi in più.
A Natale non puoi… non pensare a chi stava con te e, con o senza preavviso, se n’è andato già in Cielo.
A Natale non puoi… continuare a illuderti che vivi da solo e che tutti gli altri vengono prima o dopo. Tu e gli altri siete la stessa cosa: tu sei così perché frequenti gente colì e la gente è così perché tu sei colì.
A Natale non puoi… convincerti che il tuo leggero mal di testa pesi di più di chi è costretto a letto perché ammalato: è una considerazione di equità..
A Natale non puoi… credere che la stufa che proprio oggi non funziona riscaldi più delle persone che hai invitato a casa: è una questione di ruoli.
A Natale non puoi… allegramente fregartene dei mali del mondo, in primis le guerre vicine e lontane: riguardano anche te.
A Natale non puoi… seriamente sorvolare su quanto c’è da migliorare a casa o a lavoro: è una tua diretta responsabilità.
A Natale non puoi… non credere a Babbo Natale: esiste soprattutto per i bambini e spesso somiglia a qualche familiare o amico.
A Natale non puoi… dimenticare nessuno: Buon Natale a tutti!
Un’ultima osservazione: ciò che lega questo decalogo di “cose da non fare o pensare a Natale” è il filo della condivisione che addobba l’albero della convivenza umana.